Vincenzo Marinelli (1820 - 1892)

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Vincenzo Marinelli (5 giugno 1820 – 18 gennaio 1892) è stato un noto pittore italiano del XIX secolo, celebre per le sue tele orientaliste. Nato a San Martino d'Agri vicino a Potenza, Marinelli abbandonò gli studi letterari e scientifici per dedicarsi alla pittura. A Napoli, all'età di 22 anni, fu allievo di Costanzo Angelini presso il Regio Istituto di Belle Arti. Grazie a una borsa di studio della Provincia della Basilicata, studiò a Roma presso l'Accademia con Tommaso Minardi.

Dopo il suo ritorno a Napoli, Marinelli intraprese numerosi viaggi che plasmarono la sua arte. Lavorò per Ottone, re di Grecia, dipingendo per la cattedrale di Rethymno a Creta e visitando le isole greche. Successivamente si recò in Egitto, dove completò commissioni per il Khedive ottomano, Muhammad Sa'id Pasha, accompagnandolo in un viaggio di nove mesi in Sudan. Tornato a Napoli nel 1859, Marinelli continuò a dedicarsi alla pittura e nel 1875 vinse un concorso per diventare professore di disegno e figura presso il Regio Istituto di Belle Arti di Napoli.

Nel 1881, alla morte di Domenico Morelli, fu nominato professore di pittura del medesimo istituto. Durante la sua carriera, insegnò anche presso il Reale Educandato Femminile Regina Maria Pia. Le opere di Marinelli, di grande varietà tematica, furono esposte e premiate in numerose mostre internazionali. Tra i suoi lavori più celebri si trovano "Ballo dell'ape nell'Harem" e "Le Baiadere", esposti nel 1862 alla prima Esposizione Internazionale di Londra.

Altre opere importanti includono "Cleopatra e le sue ancelle accolgono Antonio", "Un episodio del Cantico dei cantici", "Il ritorno del tappeto dalla Mecca" e "The Kamsin". Il suo capolavoro, "Ferrante Carafa a cavallo per le vie di Napoli con Masaniello, l'eroe popolare, seduto a cavallo dietro di lui" (1870), fu premiato con la medaglia d'oro all'Esposizione di Parma e mille lire dal Ministero della Pubblica Istruzione. Quest'opera gli valse la croce dell'Ordine della Corona d'Italia e fu trasferita alla Pinacoteca della città di Torino.

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